A volte, la sera sembra un’alba. Le luci del giorno che si affievoliscono si caricano di una estrosa follia intessuta di veli di nuvole e di orizzonti rarefatti. Al cospetto della torre medievale, nel punto più alto, del borgo di San Donato Val di Comino, un piccolo palco davanti a una platea di sedie ben composte e distanziate si è trasformato nella scena di un circo, di una festa di piazza, di una incursione nel sogno.
Le luci del giorno si spengono e si accendono quelle della fantasia per dare il benvenuto al festival Via di Banda. Le misure di prevenzione anti-Covid sono tutte rispettate e come ha spiegato l’ideatore e direttore artistico Gianluca Terenzi non è stato per niente facile.
L’ispirazione dell’edizione 2020 è stata Fellini di cui ricorre il centenario e all’insegna dell’onirico regista si sono susseguiti stralunati cabarettisti, suonatori di strada, come Zoert l’uomo orchestra, lunatici prestigiatori e surreali personaggi come le farfalle luminose, trampoliere biancovestite brillanti di luci e magia.
Le consuete bande marcianti di Via di Banda come la Zastava Orkestrar e la Mo Better Band hanno saputo animare lo spazio di suoni restando quasi ferme e in clima sempre più incline al sogno lunare le Lucciole Felliniane, la bizzarra performance ideata da Vera Cavallaro, hanno regalato un pizzico di onirica follia in più alla scena portando teatro, mimica e improvvisazione recitativa sotto lo sguardo di un sornione Fellini redivivo. A rendere ancora più intrigante l’insieme sono stati i costumi estrosi, irradiati di piccole luci bianche, ideati proprio da Vera con la complicità dello scultore Raffaele D’Aquanno per la realizzazione dei singolari copricapo.
Arsenio il cabarettista, la dea Calipso, la Nuvola, Sofonisba, il ciakkista, Giulietta degli spiriti e la Donna stregata dalla luna, sono soltanto alcuni dei particolari personaggi che hanno preso vita grazie alle Lucciole Felliniane. Chi sono le Lucciole che Vera Cavallaro riunisce ormai da due anni per Via di Banda? Sono creature notturne spettacolari, uniche, riempiono il cielo di poesia, regalano magia, allegria e a volte anche un po’ di nostalgia! Sono state partorite dagli dei, sono creature che vivono in un mondo etereo, sospeso tra terra e cielo, ed è lì che danzano vegliando sui nostri sogni.
Un festival magico e pieno di brio e vivacità quello curato da Gianluca Terenzi capace di regalare anche in un momento tanto difficile per tutti l’evasione di un sogno lunare ispirato alle atmosfere felliniane.
∴ Autrice: Paola Caramadre
∴ Fonte: Notiziapp.it
∴ Data pubblicazione: 17 agosto 2020