Con l’avvicinarsi dell’autunno il lago Selva di San Biagio Saracinisco merita una visita speciale perché è silenzioso, poco frequentato, immerso in una cornice naturale rigenerante e ricco di colori: il rosso e l’arancione dominano il paesaggio, l’azzurro si staglia alto nel cielo, il verde smeraldo mischiato al blu cobalto domina l’acqua. A pochi passi ci sono splendidi prati, la storia antica, i profumi e la vita che segue il ritmo armonico della natura.
L’area sosta e le escursioni
A cinquanta dal lago c’è l’area sosta per camping, servita di pista ciclabile, con la possibilità di pic-nic nelle vicinanze del bacino. A pochi metri dall’area si trova un maneggio che permette di visitare i vari sentieri che portano a monte Cavallo, al Forcellone e al Morrone delle Rose, montagna poco conosciuta, tra ruscelli e una miriade di fiori, per poi andare al sottostante e splendido lago. Sulle vette si può ammirare un panorama da cartolina.
Le origini del lago
Il bacino nasce da uno sbarramento di alcuni corsi d’acqua provenienti dal monte Costa San Pietro (1416 metri) nella catena dei Monti della Meta, ai margini del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo. Si tratta di un bacino artificiale che si trova tra San Biagio Biagio Saracinisco e Vallerotonda, con dimensioni affatto trascurabili, quasi cinquemila metri di lunghezza per centocinquanta di larghezza e una profondità che arriva a raggiungere cinque metri. Il Rio Schiavonara è il suo emissario.
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