Il sapore antico di Alvito, la città dei duchi Gallio

Via Gallia è il cuore pulsante di Alvito, città dove si respira il profumo del caffè e si degustano i celebri torroni alla pasta di mandorle e i dolci alla crema. Passeggiando nel centro storico si incontrano tante chiese e tanti palazzi delle famiglie alvitane, una vecchia fontana e una delle antiche porte di accesso al paese.

Palazzi e antiche mura

Alvito elegantemente aggrappato al monte Morrone con i suoi tre livelli di struttura, abbracciato dalle antiche mura che corrono in discesa tra gli ulivi e che giù in fondo esplodono non riuscendo a contenere le case che lateralmente dilagano è uno spettacolo da non perdere. Qui i signori Gallio, duchi rinascimentali, eressero il loro palazzo con interni riccamente decorati e con il piccolo e meraviglioso teatro. Oggi è sede del Municipio, in cui si trova sempre qualcuno disposto a mostrare tutte le sale.

Il castello domina la valle

Il castello, fortezza dei conti Cantelmo, con le sue imponenti torri di guardia sorveglia l’intera Val di Comino, i vicoli, le chiesette e le piccole piazze lo rendono un luogo dove poter passeggiare e rilassarsi nel silenzio interrotto solo dalle campane di annuncio alla messa. Lì il buon parroco è sempre disponibile a racconti e leggende e a mostrare con orgoglio la chiesa che custodisce con amore.

Il Convento di San Nicola

Costruito nel 1516 fuori dalle mura cittadine, fu ampliato e restaurato nel 1720. Nella seconda metà del XVIII secolo il pontefice Clemente XIV, che vi aveva passato un anno come maestro dei novizi, lo fece arricchire e ornare di numerose opere d’arte, tanto che fu chiamato “il piccolo Montecassino”. Di interesse artistico nell’edificio si ricordano il chiostro, rimaneggiato dopo recenti restauri, e un bel portone d’ingresso. La chiesa, ad una sola navata, è posta al lato settentrionale dell’edificio. Custodiva un tempo due quadri di Raffaello.