Una delle migliori occasioni per assaggiare il Fagiolo Cannellino di Atina è in occasione della Fagiolata, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco Loco di Atina il 20 agosto 2022. La sagra si svolgerà in via della Veduta e avrà inizio alle ore 19.
Un fagiolo DOP
Il cannellino di Atina è un prodotto a Denominazione di Origine Protetta dal 2010. Si ottiene dalla coltivazione della pianta di Phaseulus vulgaris, ecotipo locale Cannellino di Atina e si produce nei comuni in provincia di Frosinone di Atina, Villa Latina, Picinisco, Casalvieri, Casalattico e Gallinaro. Le origini di questo fagiolo si perdono nella notte dei tempi: questo legume, da secoli base proteica per le popolazioni rurali del Mezzogiorno d’Italia, è sempre esistito nel territorio di Atina.
Coltivazione del prodotto
Il Cannellino di Atina si semina da fine giugno a metà luglio, subito dopo la mietitura del grano, e necessita di abbondante irrigazione; la raccolta a mano è dalla fine di settembre all’inizio di ottobre, quando il baccello da verde diviene giallo. Raccolte in mazzi, le piante vengono appese sotto le tettoie aperte e ben ventilate per completare la maturazione. I fagioli, di color bianco opaco, sono sgranati con il vecchio sistema della battitura manuale, eseguita con due pertiche di legno snodate legate tra loro con stringhe di cuoio, e conservati in sacchi di juta.
Caratteristiche e qualità
Le qualità organolettiche del Fagiolo Cannellino di Atina sono dovute alla specificità dell’ecotipo e al terreno di coltivazione ricco di manganese, il focaleto, lungo le sponde del fiume Melfa, del torrente Mollarino e dei loro affluenti. La composizione del terreno determina la peculiarità del fagiolo cannellino di Atina DOP: la presenza di un tegumento sottile che lo rende più tenero degli altri, non necessitando, infatti, di essere messo a bagno prima della cottura.
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