Guerrilla Marketing e giornalismo in mostra al Festival delle Storie

studenti_12-08-14Il Festival delle Storie si arricchisce del “Guerrillero-reporter: la nuova sfida del giornalismo”, mostra dedicata alla comunicazione non convenzionale, organizzata nell’ambito del laboratorio di giornalismo “Il mestiere di scrivere”. La mostra, aperta al pubblico dal 23 al 30 agosto presso il Centro di cultura Leonardo di San Donato, proporrà materiale fotografico e i filmati delle migliori azioni prodotte da Guerrillando, progetto sperimentale dell’Università di Cassino.

A Michela Cristina Paglia, una delle maggiori esperte italiane di Guerrilla Marketing, nonché la curatrice della mostra, chiediamo qualche informazione sull’evento.
«È stato Luca Leone, della casa editrice Psiche e Aurora, a propormi la realizzazione di una mostra fotografica che potesse illustrare le nuove frontiere del giornalismo, vista la tematica su cui verterà il laboratorio “Il mestiere di scrivere”, in cui interverranno giornalisti di fama nazionale. Con il supporto della professoressa Taricone, coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, si è deciso di mettere in risalto l’apporto giornalistico alle azioni di Guerrilla Marketing, in quanto un’azione pubblicitaria non convenzionale riesce con forza a trasformarsi in un evento-notizia di pubblico interesse».

Punto di forza della mostra?
«Unire il Guerrilla Marketing alle campagne per il sociale. La forza sta nelle idee, nella creatività e nella capacità di riuscire a dare vita a un evento notiziabile che faccia parlare di sé a livello mediatico. Dopo aver sperimentato la forza con cui il Guerrilla riesce a penetrare nelle città e nei sistemi psicologici degli utenti, garantendo il ricordo del messaggio per un arco di tempo molto più lungo rispetto ai tradizionali canoni pubblicitari, e visti i risultati raggiunti, ci siamo resi conto che tale progetto rappresentava una concreta possibilità per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di tematiche sociali e problematiche su cui è necessario portare a riflettere le persone con più attenzione».

Cosa rappresenta per gli studenti il vostro progetto?
«Guerrillando è un po’ come una “guerra”, ti arruoli solo se immagini un mondo diverso, un mondo non convenzionale. L’unica differenza è che invece delle armi combatti con la creatività, con la strategia e con una grande forza di volontà. Tutte le volte che si scende in campo per dare vita a una “Guerrilla” si ha lo stesso scopo: far sentire la propria voce, i proprio pensieri, dare una scossa a questa società che si sta spegnendo. Sicuramente un progetto molto “ambizioso”, ma mi piace pensarlo come una luce di speranza che illumina le mente e i cuori nella notte buia nella quale siamo attualmente immersi. Attraverso la mostra fotografica vogliamo rendere ancora più forte il legame che ci lega al territorio e ribadire con maggiore enfasi lo scopo del progetto».

La mostra è organizzata dal Festival delle Storie, Psiche e Aurora editore, Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, Cudari, Guerrillando, Manuzio laboratorio di editoria e comunicazione.

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