Sui fitti boschi del monte Cairo, è possibile ammirare l’incantevole borgo di “Bellus Mons“eretto su uno spuntone di roccia, fu feudo dei Conti d’Aquino che nel XIII secolo passò ai conti d’Alvito, che costruirono il castello, andato purtroppo distrutto nei bombardamenti dell’ultima guerra. Oggi dell’edificio rimangono in piedi oggi solo le due colonne in pietra poste all’ingresso dell’edificio.
UN PO’ DI STORIA
Il nome è di origine latina “Bellus Mons”, al quale nel 1862 fu aggiunto Castello; i primi segni evidenti della storia di questo grazioso paese risalgono al I secolo a.C. come testimoniano i resti dell’acquedotto romano che possiamo ancora visitare, mentre risale all’anno Mille (quando appunto il territorio, iniziò poco alla volta ad appartenere ai signori feudali che si alternarono durante il Medioevo) l’edificazione della Chiesa di San Nicola la più antica del paese. Gli affreschi del XII secolo (di inestimabile valore) fanno sì che questa chiesa, oltre a rappresentare un considerevole luogo di culto, è anche di rilevanza storica per la testimonianza dell’antico splendore cittadino, infatti in questo comune che lazionauta invita a visitare, si può ammirare la solida fortificazione dotata di una alta torre, la cinta muraria con tre porte principali e il sito originario dove si trovava fin dall’origine, prima della sua distruzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale.
TEMPO LIBERO E NATURA
Belmonte Castello è tra la Val di Comino e il Cassinate nel cuore dell’Appennino ed ha un caratteristico centro storico situato sulla cima di un rilievo ai cui pendii si trovano le prime case. Belle passeggiate naturalistiche a portata anche di bambini e di anziani che favoriscono e conciliano molto anche con l’ozio creativo, ma anche lunghe e più impegnative escursioni destinate ai patiti del cielo aperto sono quelle che da Belmonte Castello si possono fare per ammirare le bellezze di questi paesaggi che si trovano a ridosso della Val di Comino.
ESCURSIONI NEL VERDE
Da Belmonte i sentieri che portano al Valico dei Tre Confini a 1.500 metri s.l.m. per una bella passeggiata in salita, della durata di circa due ore; allungando il passo si può arrivare al Rifugio di Forca Resuni a 1.952 metri s.l.m. per una scampagnata di circa tre ore; alla Meta a 2.242 metri s.l.m. per una camminata di circa tre ore e mezza e al laghetto di Grotta Campanaro (nel comune di Picinisco) dove si possono degustare piacevoli specialità culinarie cotte con il tradizionale forno a legna. Gradevole quanto interessante è anche l’escursione fatta percorrendo la strada Terelle-Belmonte; qui possiamo ammirare il bellissimo panorama della valle che dal passo di Capodichina, arriva fino alla pianura di Sant’Elia Fiumerapido, per arrivare fino a Cassino.
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Fonte: Lazionauta.it
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