La quarta tappa del Festival delle Storie 2017 è Atina. La carta del 26 agosto è il lupo mannaro.
GLI APPUNTAMENTI DELLA GIORNATA
• 11:00 · Casa Museo Acadèmie Vitti: Delitti a spasso nel tempo
Un manoscritto misterioso, che racchiude un segreto dirompente e dunque pericolosissimo; quelle pagine custodiscono infatti un segreto capace di far crollare le fondamenta stesse della fede. Giulio Leoni ci appassiona con un intrigo trecentesco che ha come protagonista Dante Alighieri. Anche il commissario Flavio Bertone, uscito dalla penna di Fabio Bussotti, si imbatte in un mistero intriso di storia, dove tra vecchi suicidi e frati scomparsi la Verità si nasconde in un celebre quadro di Giovanni Bellini.
• 12:00 · Casa Museo Acadèmie Vitti: Ho incontrato Caino
Il lupo mannaro è il doppio, il bene e il male che convivono, che lottano ferocemente condividendo lo stesso spazio vitale. Così, “doppia”, è la vita dei pentiti della n’drangheta come ce la racconta chi questi tormenti li ascolta e li vive tutti i giorni. Don Marcello Cozzi ci porta a conoscere Caino. Anche lui ha diritto ad una seconda occasione. Modera Michele Pizzuti.
• 17:00 · Palazzo Cantelmo: Indomiti e indomite
Si parla di velocità, di motori roboanti e di alta società con Luca Malin, graphic designer appassionato di auto d’epoca e di vite straordinarie, e Cristina Roccatani, nipote di Attilio Roccatani, pioniere del motociclismo, che ha consumato gomme e asfalto insieme ai più grandi. Si ricorderanno le leggende delle due ruote e si racconterà la storia della Baronessa Avanzo, straordinaria pilota in corsa tra gli uomini della Mille Miglia. Al volante Massimo Veronese e, sullo sfondo, un raduno di moto storiche.
• 18:00 · Palazzo Cantelmo: O come Odissea
Nicola Manuppelli e Claudio Marinaccio. Musiche: Claudio Sanfilippo. O come Omero, come Odisseo, come Olimpo e delle storie che risalgono a tanto tempo fa, quando non c’era ancora la scrittura, e i racconti si tramandavano oralmente, diventando qualcosa di mobile, fluttuante, una storia che si rinnovava di giorno in giorno. C’erano grandi incontri pubblici e gli aedi raccontavano di Ulisse, Achille, Telemaco ma anche del loro mondo. le storie erano la memoria. La “Storia” cambiava tramutata dalla fantasia. E gli aedi erano come cantanti rock, con formule e cover e versioni “live” che si aggiornavano in continuazione. Poi queste storie sono diventati libri e tutto è stato come “ingabbiato”.
• 19:00 · Palazzo Cantelmo: Il cigno nero. Storia vera di un cacciatore di cattivi
Chi è il Comandante Alfa? È una soleggiata mattina di primavera del 1977 quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno viene convocato nell’ufficio del suo colonnello. Qualcosa di molto importante sta per succedere, qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite, il Gruppo di intervento speciale dell’Arma dei Carabinieri. Un reparto, più conosciuto con l’acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza. A trent’anni da quel momento il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) ripercorre i momenti cruciali della sua lunga carriera: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi. Con il direttore de Il Tempo Gian Marco Chiocci.
• 20:00 · Palazzo Cantelmo:Una generazione scomparsa. Argentina ‘78
Daniele Biacchessi racconta il mondiale dei desaparecidos. È il 25 giugno 1978. A Buenos Aires, Estadio Monumentai, va in scena Argentina-Olanda, finale dei mondiali di calcio. Il clima è surriscaldato, perché la nazionale Argentina vuole vincere a tutti i costi e non può sbagliare. A poche centinaia di metri dallo stadio di Buenos Aires, in Avenida del Libertador 8151, anche gli aguzzini dell’Escuela de Mecánica, uno dei centri di tortura del regime, esultano e abbracciano le loro vittime agonizzanti. Per una sera almeno, dai cieli dell’Argentina, cadono solo coriandoli e festoni, e non corpi di donne e uomini lanciati dai portelloni degli aerei verso le acque nere e minacciose dell’oceano. Il giorno dopo riprenderanno puntuali e precisi i voli della morte.
• 21:00 · Palazzo Cantelmo: Io aborro
Nel mondo di Giampiero Mughini, polemista dissacrante, uomo che rifiuta gli estremismi e da una vita è innamorato di una vecchia signora in bianco e nero. Un grande giornalista e intellettuale svela il suo punto di vista su utopie perdute e miserie umane, su questi anni che rincorrono il presente e su un passato che si fa sempre più rarefatto e soprattutto fa i conti con se stesso, con le sue passioni, gli amori, le idiosincrasie, quello che ama e quello che non sopporta.
• 22:00 · Palazzo Cantelmo: Narratela. La filosofia spiegata con le serie tv
Tommaso Ariemma, un professore giovane e intraprendente, ha scoperto e testato un nuovo modo di insegnare la filosofia. Da alcuni anni infatti invita i suoi studenti a scovare l’imperativo categorico di Kant fra i sopravvissuti e i rottami dell’isola di Lost. Oppure per ragionare sull’oscuro assioma di Parmenide (“l’essere è e non può non essere”) chiede di ascoltare con orecchie nuove i dialoghi fra i due investigatori di True Detective. La filosofia spiegata con le serie tv è un metodo originale e acuto di far conoscere i grandi pensatori del passato.
• 23:00 · Palazzo Cantelmo: Segni e simboli sulla carta e sulla pelle
Si dice che i tatuaggi siano storie scritte sulla pelle, indelebili, che sfidano il tempo e la morte. Come i libri. E così un tatuatore diventa amanuense, il corpo la sua pergamena. Due arti antichissime a confronto, a raccontarcene i segreti Malleus, che ha fondato la scuola di calligrafia più grande d’Europa, e Alle Tatoo, maestro tatuatore. A moderare l’incontro di questi due mondi il pluritatuato Amlo.
• 24:00 · Palazzo Cantelmo: Defaticamento live: storie al di là della Mezzanotte
Volete vivere il dopo Festival delle Storie in diretta? Questa è l’occasione buona. Edoardo Inglese e David Duszynski come impareggiabili maestri di scena. Chiacchiere in libertà con gli ospiti della giornata e interventi estemporanei del pubblico. Non c’è una trama precisa, ma solo un canovaccio. Questa sera, ancora di più, si racconta a soggetto. Con la partecipazione straordinaria di Maurizio D’Armetta e i suoi “pizzini” orali.