Dal 1685, la tradizione della Pasquetta a Gallinaro

Trascorrere la Pasquetta a Gallinaro è una delle tradizioni più antiche della Val di Comino. Quest’anno, dopo oltre trecento anni, la manifestazione non si svolgerà a causa della pandemia: un fatto eccezionale per un appuntamento che si svolge ogni lunedì dell’Angelo a partire dal 1685. La festa ricorda la traslazione del corpo di san Gerardo, il patrono del paese, dal Santuario alla Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista.

TRA STORIA E TRADIZIONE
In onore del santo sono previste celebrazioni religiose, una solenne processione nelle vie del centro storico e fuochi d’artificio. Uno dei simboli della festa è la collana di castagne secche (in dialetto locale: nzèrta d’ casc’tagn’), tradizionale souvenir da mangiare in ricordo dello storico avvenimento. Ogni anno la manifestazione vede la partecipazione di numerosi turisti e pellegrini.

ORIGINI DELLA FESTA
Nel 1685, in occasione dei lavori di riparazione dell’altare del Santuario di San Gerardo, furono ritrovate le ossa del santo e dei suoi compagni pellegrini: Stefano e Pietro. Le reliquie furono esaminate da una commissione teologica e medica nominata dal vescovo Guzzoni, che ne autorizzò la venerazione. Le reliquie, poste in tre urne, furono collocate in altrettante nicchie scavate nella parete retrostante l’altare principale della Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista.