Arte e tradizione in Val di Comino: l’Infiorata del Corpus Domini

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In Val di Comino storia e tradizione si fondono in occasione del Corpus Domini. Protagonisti assoluti sono i fiori delle nostre belle montagne. Attraverso le infiorate, diventano strumenti per promuovere messaggi di fede e di pace. In queste foto le immagini più belle della festa promosse dalla Diocesi attraverso il concorso Clicca l’Infiorata.

LE INFIORATE NEI BORGHI DELLA VALLE
Il Corpus Domini è momento di gioia e di festa, grazie al coinvolgimento di tutte le comunità parrocchiali. La preparazione ha inizio diversi giorni prima: si scelgono e progettano i disegni dei tappeti e dei quadri, si cercano i fiori adatti e si organizza la messa in posa. Altri, invece, realizzano altarini lungo il percorso e ornano i balconi di drappi e coperte preziose. A questo punto tutto è pronto e i cominesi, orgogliosi della loro antica storia, esprimono la devozione verso Gesù Eucaristia: la fede cammina sulle strade della valle, attraversa i luoghi reali del vissuto quotidiano.

LE INFIORATE NELLA STORIA
L’infiorata nasce a Roma nel XVII secolo come espressione della festa barocca. Si pensa che la tradizione di costruire quadri fatti di fiori sia nata nella basilica vaticana grazie a di Benedetto Drei, addetto responsabile della Floreria vaticana, e del figlio Pietro, che utilizzarono «fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico» nel 1625 per la festa del patrono di Roma dei santi Pietro e Paolo. Nel 1633, Stefano Speranza realizzò un altro quadro floreale. Oreste Raggi informò che, morto Benedetto Drei, fu Bernini a succedergli, e che «quest’arte floreale da Roma si divulgò».