Dal 20 al 28 gennaio 2018, il Salone di Palazzo Cantelmo (Palazzo Ducale) ospita le opere di Soly Cissé, artista senegalese che vive e lavora a Dakar, riconosciuto come uno dei maggiori artisti africani viventi. L’evento, dal titolo “Soly Cissé: Visioni da un Continente” è curato da Anna Cautilli, presidente dell’Associazione Sinopia, in collaborazione con il Comune di Atina e la Regione Lazio. «In Val di Comino» spiega Anna Cautilli «il progetto culturale per l’arte contemporanea ha una sua storia e coinvolge da 20 anni le forze più sane e produttive del territorio. L’iniziativa che Atina dedica a Soly Cissé ne è una conferma grazie all’attenta progettualità e all’importante proposta culturale. Un ringraziamento al professor Bruno Corà, per le opere di Cissé e per i preziosi suggerimenti».
L’ARTISTA
Soly Cissé è nato a Dakar nel 1969 e fatica a convincere il padre, un medico militare, a fargli intraprendere la carriera di artista. Nel 1995 frequenta un laboratorio di fotografia e partecipa alla mostra collegata organizzata dal Centro culturale francese di Dakar. Nel 1996 si diploma alla Scuola d’arte di Dakar. Nel 2001 rappresenta il Senegal ai Giochi della Francofonia. È selezionato alla Biennale di Dakar 2000 e 2002. Espone all’interno della grande mostra di arte contemporanea africana Africa Remix. Tra le esposizioni recenti va ricordata quella del 2017 presso il museo Dapper di Parigi dal titolo “Les Mutants”.
STILE E OPERE
Soly Cissé si esprime con pittura, scultura, fotografia e installazioni. Nelle sue opere pittoriche, l’artista crea una mitologia personale dove si confondono forme ibride di animali e umani, creature improbabili, maschere. I soggetti giocano nella dualità tra tradizione e modernità. Utilizza frecce per distinguere il Bene dal Male, linee verticali e orizzontali per rappresentare la vita e la morte e per creare contrasti tra colori. Gioca con silhouette, profili e ombre che prendono spunto dalla tradizione estetica africana ma che rappresentano l’identità individuale contemporanea, immersa in un mondo senza riferimenti. Il lavoro di Cissé è influenzato dalle opere di Francis Bacon e Jean-Michel Basquiat.
IL RICORDO DI CORA’
La scoperta di Soly Cissé è dovuta all’illustre critico Bruno Corà. Durante una sua visita a Dakar, Corà ha incontrato l’artista: «Durante quell’incontro dell’ottobre 2001, mi mostrò anche un quaderno, nel quale erano tracciate molte annotazioni e piccoli disegni che rivelavano come il mondo immaginifico dell’artista si alimentasse metodicamente di sculture e disegni di ampio respiro, come quelli qui raccolti e osservabili. I disegni avevano la proprietà di apparire come essenze del pensiero immaginifico, sgravato dalle materie che, diversamente, danno fisicità ai dipinti».
INFO
• Dove: Atina (Fr)
• Indirizzo: Palazzo Cantelmo (Palazzo Ducale) · Piazza Saturno
• Quando: 20/28 gennaio 2017 · dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
• Contatti: 0776.60091
• Ingresso: gratuito