Domenica 31 marzo 2019, alle ore 17 presso la sala “Ex Enals” di Posta Fibreno, si terrà l’incontro “La Shoah in Val di Comino: storia della famiglia Sass a Posta Fibreno”, organizzato dall’Amministrazione Comunale per ricordare il 75° anniversario dai tristi fatti. I fatti ci riportano al 1° aprile 1944 quando, nel centro storico di Posta Fibreno, venne arrestata la famiglia Sass. La manifestazione avrà inizio alle ore 17 con il saluto del sindaco Adamo Pantano e proseguirà con gli interventi di Anna Pizzuti e Luca Leone, dedicati all’internamento degli ebrei stranieri, visto attraverso i documenti della famiglia Sass e alla Shoah in Val di Comino, retrovia del fronte di Cassino. La ricostruzione della storia della famiglia Sass a Posta Fibreno è avvenuta grazie a una ricerca di Luca Leone.
LA SORTE DELLA FAMIGLIA SASS E DEGLI ALTRI EBREI ARRESTATI
Ernest Sass, la moglie Augusta e suo figlio Peter, ebrei di origine austriaca, furono internati a L’Aquila nel 1941 e ad Alfedena (Aq) nel 1942. Successivamente raggiunsero Posta Fibreno, dove vennero arrestati dalla polizia militare il 1° aprile 1944. Qualche giorno più tardi, il 6 aprile, i tedeschi completarono il lavoro arrestando altri 19 ebrei a San Donato. Il 7 aprile gli arrestati furono condotti presso il carcere di Regina Coeli a Roma. Due giorni più tardi vennero trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli presso Carpi (Modena). Il 16 maggio gli ebrei provenienti dalla Val di Comino furono caricati nei vagoni piombali del “Convoglio 10” diretto ad al campo di sterminio di Auschwitz.
GLI AUTORI DEGLI INTERVENTI
All’incontro “La Shoah in Val di Comino: storia della famiglia Sass a Posta Fibreno” interverranno Anna Pizzuti e Luca Leone. è una studiosa e ricercatrice, autrice del volume Vite di carta. Storie di ebrei stranieri internati dal fascismo (Donzelli, 2010). La ricerca sull’internamento degli ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico ha permesso la realizzazione di un database, costantemente aggiornato, dedicato alle migliaia di ebrei stranieri presenti in Italia durante la seconda guerra mondiale. Luca Leone, responsabile editoriale della casa editrice Psiche e Aurora, ha curato il percorso “Novecento”, nel centro storico di San Donato. L’itinerario storico-culturale è dedicato agli ebrei internati e alla vita quotidiana che tedeschi, alleati e italiani svolsero in quella che fu una delle retrovie principali del fronte di Cassino. Al progetto “Novecento” collabora il Museo dell’Olocausto di Washington.