Antico Municipio

L’Antico Municipio di San Donato Val di Comino è un palazzo del centro storico adibito a sede comunale nel 1877 e a Museo del Novecento e della Shoah nel 2022. Il palazzo, derivato dall’ampliamento di una struttura cinquecentesca, si sviluppa su due piani ed è organizzato intorno al cortile interno. Il restauro del 2022 ha valorizzato la funzionalità e l’architettura ottocentesca: corridoi, aperture regolari, allineamento di porte e finestre. Nella volta della Sala del Podestà è presente un’allegoria dell’Italia realizzata ad affresco.

Il palazzo adibito a sede comunale

Nel 1877 l’amministrazione cittadina, guidata dal sindaco Carlo Coletti, delibera l’acquisto di un fabbricato di proprietà di Fortunata Massa da adibire a nuova casa comunale. Il pagamento dell’ultima rata viene deliberato a marzo del 1883. La spesa complessiva sarà di lire 11.500, interessi compresi. Nel 1924 viene deliberata dal commissario prefettizio la messa a disposizione di una stanza del municipio al Partito Nazionale Fascista. Due anni più tardi il commissario prefettizio Giacinto Tempesta incarica l’artista Salvatore Palumbo di pittare alcune stanze e decorare la sala d’attesa.

La falsificazione dei documenti per salvare gli ebrei

Durante la seconda guerra mondiale, nell’Ufficio anagrafe, i dipendenti falsificarono i documenti per salvare gli ebrei internati in paese: «Ricordo molto bene il gran numero di documenti che falsificammo» racconta Pasqualina Perrella, una delle dipendenti. «Eravamo tutti perfettamente consci del pericolo che correvamo, anche se per noi fare quella cosa era del tutto naturale e lo sentivamo come dovere morale, dato che gli ebrei ormai erano parte della nostra società paesana. Un giorno però i tedeschi bussarono alla porta della mia abitazione e minacciarono tutta la famiglia, se non mi fossi presentata al comando, ci avrebbero fucilati tutti».

La struttura colpita dall’artiglieria alleata

L’11 maggio 1944 quattro corpi d’armata delI’esercito alleato danno il via all’operazione Diadem attaccando la Linea Gustav da Cassino al mar Tirreno. L’attacco è poderoso e va avanti per giorni, senza risparmiare la retrovia e l’abitato di San Donato. Scrive il podestà Marini al capo della Provincia: “Ieri 15 maggio, verso le 11:30 un colpo di cannone è scoppiato nella Casa Comunale producendo la distruzione del piano sovrastante gli uffici comunali e dei vetri e persiane di parte degli uffici stessi. Fortunatamente non si lamentano vittime”.

Da casa comunale a luogo di cultura e memoria

Nel dopoguerra il palazzo viene risistemato: i danni di guerra sono sanati, gli interni ammodernati. Il 7 maggio 1984 San Donato è epicentro di un terremoto di magnitudo 5.9 che colpisce il Centro Italia. A causa dei danni, il municipio viene spostato definitivamente in altra sede. Il restauro dura diversi mesi. Nel 1988 l’amministrazione comunale guidata dal deputato Silvio Antonellis lo destina a Centro giovani. Dal 1997 le sale ospitano mostre d’arte contemporanea con autori di rilevanza internazionale. Nel 2022 diventa Museo del Novecento e della Shoah.