Palazzo Quadrari

Progettato dagli allievi della scuola di Luigi Vanvitelli, Palazzo Quadrari fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento su un impianto precedente. Lungo la parete dello scalone sono incassate sette epigrafi di epoca romana registrate dallo storico tedesco Mommsen nel famoso C.I.L. (Catalogo Iscrizioni Latine) quando nel 1876 visitò San Donato.

Il proprietario, l’abate Giustino Quadrari, fu uno studioso esperto di archeologia sacra, papirologia e paleografia. Inoltre, fu un valentissimo interprete dei “papiri ercolanensi”. In occasione della morte di Re Ferdinando II (1859), scrisse e lesse l’elogio funebre. Il tema era “Viginti anni et novem annis regnavit, et fecit rectum coram Domino”.

Molto stimato dalla Corte Borbonica, Giustino Quadrari ebbe importanti cariche: fu Presidente della Reale Biblioteca Borbonica, Professore di Storia dei Concili (Storia delle Religioni) all’Università di Napoli e Membro del Consiglio Generale della Pubblica Istruzione.

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