Castrum Sancti Donati (San Donato Val di Comino)

castrum-sancti-donatiIl castello di San Donato controllava l’importante passo di Forca d’Acero e l’eventuale sconfinamento di truppe dall’Abruzzo. I conti d’Aquino fortificarono la zona del Santuario con alte mura di cinta, torri ben piantate e protette porte d’ingresso. Con loro al potere, gli abitanti si sentirono più tranquilli, tanto che ci fu un sensibile miglioramento delle condizioni di vita e molti giovani decisero di arruolarsi nella milizia: nel 1349, in segno di floridezza economica e militare, San Donato fu dichiarato Baronia.

Nel XVI secolo la sicurezza del Castrum era affidata al capitano sandonatese Antino Tocco: «Gran persecutore di gente scellerata, banditi e ladri di strada, dei quali ne fece grande strage dissolvendoli affatto». La sua milizia era formata da duecento uomini, che garantivano l’ordine nello Stato di Alvito.

Silenziosi testimoni del passato restano i vicoli scalettati e labirintici, le porte di accesso (Orologio, Colle, Castello, Cannesse e San Donato) e la Torre, che oltre a controllare l’antica Via Marsicana ci indica, come una bussola, i quattro punti cardinali, la direzione dell’Abbazia di Montecassino e la posizione del Sole nel giorno degli equinozi e dei solstizi.

Il borgo antico di San Donato è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano «per l’omogeneità e la buona conservazione dell’impianto urbanistico, all’interno del quale sono proposti interessanti percorsi storico-culturali».

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