Lunedì 20 agosto, presso la Chiesa della Madonna delle Grazie a Settefrati, sarà presentato il libro di Mariantonietta Cedrone Robert le petit parisien. La presentazione è organizzata dal Comune di Settefrati, l’Archeoclub d’Italia sede “Val di Comino”. Il volume, attraverso la narrazione delle vicende personali di Robert Schiavi, membro di una famiglia gallinarese emigrata in Francia sul finire del XIX secolo, ci conduce nella complessa problematica dell’emigrazione, oggi di grande attualità, fatta anche di difficoltà di inserimento nel tessuto economico sociale del paese ospitante, di nostalgia continua per la terra natale.
LE TANTE STORIE DEL LIBRO
«A fare da cornice alle vicende della famiglia Schiavi» spiega Rosanna Tempesta, presdident dell’Archeoclub «sono alcuni avvenimenti storici vissuti da Robert, a volte da protagonista (combattente nella guerra d’Algeria), altre da vittima (occupazione tedesca della Francia nella seconda guerra mondiale), altre ancora da testimone (’68 parigino), che l’autrice del libro ha sapientemente ricostruito. Robert, emigrato di terza generazione, dopo aver concluso la sua esperienza lavorativa oltralpe, contrariamente all’orientamento dei molti, che decidono di rimanere all’estero dove ormai si sono ambientati, dove hanno fatto crescere i loro figli e nel tempo hanno trasferito tutti i loro affetti ed averi, torna a vivere in Italia».
LE RADICI IN VAL DI COMINO
«La scelta» continua Rosanna Tempesta «è stata determinata dall’attaccamento profondo alla sua terra d’origine trasmessogli dalla famiglia, dal legame che egli ha saputo costruire con parenti ed amici attraverso i frequenti viaggi in Italia. A Settefrati, dove oggi ha stabilito la sua residenza, non può non raccontare le vicende vissute all’estero per le quali spesso ha ottenuto riconoscimenti e medaglie e lo fa attraverso la penna di Maria Antonietta Cedrone. A trionfare, ancora una volta, è l’attaccamento alle proprie radici, alla propria terra, alla propria famiglia, patrimonio del comune sentire di gran parte degli uomini, che diventa ancora più accentuato in coloro che per ragioni varie sono emigrati.