Carlo Coletti nacque a San Donato Val di Comino il 26 ottobre 1828 da Giovanni proprietario terriero e da Elisabetta Salvucci figlia di Marcello, altro proprietario terriero che era stato sindaco di San Donato nel 1810-11.

Si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli e molto giovane entrò a far parte del Consiglio comunale di cui facevano già parte il padre e il fratello Francesco che esercitava la professione di medico. Sposò donna Filomena Rossini di Cervaro ed ebbe nove figli che con i loro matrimoni si imparentarono con le principali famiglie del paese e dell’Abruzzo.

Fu sindaco di San Donato dall’aprile 1870 al 12 dicembre 1893 giorno della sua morte. Il 20 ottobre 1876 fu nominato cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia da S. M. Vittorio Emanuele II.

In 23 anni di sindacato realizzò numerose opere pubbliche e dette al paese quella configurazione che possiamo ammirare ancora oggi. Fece costruire – sul torrente Forca d’Acero – la piazza principale del paese, la strada che conduce ad Alvito, quella che da Vico porta a Gallinaro, ideò l’acquedotto e diede inizio ai lavori per la costruzione del cimitero di San Donato e Gallinaro. Infine, nei locali del Convento, favorì la nascita di una scuola di architettura.