Nel 1630, su Via Maggiore, allora la strada principale di Alvito, il notaio Luca Rosati fece costruire un palazzo di vaste proporzioni, dalla linea tardobarocca e ricca di ornamenti. Dai Rosati il complesso passò ai Castrucci e da questi ai Cervi che ne sono gli attuali proprietari. Memoria degli antichi fasti della famiglia Rosati, l’elegante rosa scolpita sul portale d’ingresso.
La forma architettonica
All’attento visitatore non possono certamente sfuggire il portale a tutto sesto decorato da stucchi, le finestre ovali, le ringhiere in ferro battuto e i resti delle grondaie, in luogo dei discendenti, hanno forma di grifi. Nella parte superiore, fa bella mostra un’altana a due livelli con funzione di raccordo delle canne fumarie e di belvedere.