San Biagio Saracinisco e la Val di Comino sono da sempre legate al culto di San Biagio, patrono dell’omonimo centro cominese. La festa ha inizio il 25 gennaio quando gli zampognari annunciano la festa nelle case della valle suonando la tradizionale Novena. Le feste religiose iniziano tre giorni prima con un triduo di preparazione. Il 2 febbraio giorno della Candelora, vengono distribuite le candele benedette che nella tradizione locale proteggono dai temporali, dalle epidemie e dalle calamità naturali. Il dolce tipico della festa è gl’ pi’cc’lat’.
LA VITA DEL SANTO
Biagio di Sebaste, noto come san Biagio (III secolo – Sebaste, 316), è stato un vescovo cattolico e santo armeno. Vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore) è venerato come santo dalla Chiesa cattolica (Vescovo e Martire) e dalla Chiesa ortodossa. Era medico e venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana; per punizione fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Morì decapitato.
PROGRAMMA 2019
Ore 8,30 • Santa Messa con benedizione della gola e unzione della gola.
Ore 9,30 • Santa Messa e unzione della gola.
Ore 11,00 • Solenne celebrazione presieduta da monsignor Gerardo Antonazzo vescovo diocesano. Processione per le vie del paese con la reliquia e la statua del Santo patrono, accompagnata dalla banda musicale e dai fuochi pirotecnici. Al rientro in chiesa, unzione della gola e bacio della reliquia.
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Foto: Dina Vettese