Vita e opere
Contemporaneo di Cristo e originario della Galilea, Marco fu in Italia per impegni di lavoro. Raggiunta Atina, incontrò l’apostolo Pietro che lo convertì al Cristianesimo e lo portò con sé a Roma, dove iniziò una difficile opera di evangelizzazione. Visto l’impegno del giovane, Pietro lo premiò nominandolo vescovo di Atina. Una volta in città iniziò a combattere il paganesimo distruggendo i templi pagani e convertendo un numero sempre maggiore di persone. Di risposta, i sacerdoti pagani lo denunciarono all’Imperatore Domiziano, che ordinò una feroce persecuzione contro i cristiani. Secondo la tradizione Marco è stato il primo evangelizzatore e vescovo dei Marsi.
Martirio di Marco
Nonostante lo spargimento di sangue, Marco continuò il suo impegno pastorale esortando tutti alla fede e compiendo numerosi miracoli. Per mettere fine a questa resistenza, fu decisa la sua cattura. Il 28 aprile, dopo averlo torturato, fu processato e ucciso con dei chiodi nel capo.
Ritrovamento del corpo
Sul luogo della sua sepoltura fu costruita una chiesa, ma, andata questa in rovina, il corpo del santo fu dimenticato. Verso la metà del secolo XI, però, al tempo del vescovo Leone, in seguito a miracoli, il corpo fu ritrovato e portato nella chiesa di Santa Maria, ove rimase durante la ricostruzione della chiesa edificata sul primo sepolcro. Compiuta questa, il corpo vi fu riportato il 1° ottobre 1057. La chiesa fu dedicata il 5 ottobre.
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