Santi Marciano e Nicandro martiri

In quegli anni, l’Imperatore chiamò alla leva nuovi soldati. Si arruolarono anche Marciano e Nicandro, due giovani atinati. Quando il prefetto Massimo fece eseguire l’ordine di fare sacrifici in onore agli dei per renderli propizi all’esercito, i due rifiutarono e furono interrogati. Era presente anche Daria, la moglie di Nicandro, che lo convinse a non rinnegare Gesù. Il prefetto diede ordine di incarcerare Daria. Dopo aver tentato di convincere Nicandro a rifiutare il Cristianesimo, Massimo lo fece rinchiudere assieme a Marciano. Dopo alcuni giorni li condannò a morte. I due furono legati al soffitto con uncini di ferro infilati nella carne, poi furono distesi sopra carboni ardenti e colpiti al viso con colpi di pietra. Il 17 giugno furono decapitati. Il corpo di Marciano venne raccolto dai compagni e sepolto accanto a quello di San Marco, mentre quello di Nicandro fu portato a Venafro.