40° 51’ Nord 14° 17’ Est: Quattro artisti e una città

Gli artisti – che il vento ideale e simbolico, reale, spirituale e virtuale coincide con le visioni progettuali e contemporaneamente interne ed esterne, esteriori e interiori – hanno generato situazioni dinamiche e imprevedibili, nel mondo dell’immaginario, perché le spinte della fantasia e le forme delle cose producono “fughe e spazi aperti”.

Antonio De Filippi ha trasformando lo spazio in palestra, officina e in luogo dove le “apparenze” divengono sculture e dove le parti, colorate degli oggetti si dispongono variamente nella pittura, colore del cielo.

Gli animali di Rezzuti, inizialmente messaggeri di giochi infantili, giullari e “picari”, protagonisti di avventure di viaggi concettualmente infiniti e senza tempo, sono sembrati alieni che correvano a velocità supersonica e ritornavano sul palcoscenico degli uomini.

Eugenio Giliberti ha scoperto il grande e straordinario impegno alla costruzione in un arco di tempo inusuale e nella forma di un’architettura e di uno stile facilmente accoglibili e consensualmente accettati.

Nelle opere di Quintino Scolavino, artista sia naturalmente dotato di elementi plastici e di forme scultoree autenticamente preziose, si è avvertita l’essenza della musicalità, implicita in ogni partitura immediatamente comunicabile con altri modi di sembrare e di essere.

Edizione: IX
Artisti: Antonio De Filippi, Eugenio Giliberti, Carmine Rezzuti, Quintino Scolavino
Curatore: Arcangelo Izzo
Coordinamento: Anna Cautilli
Luogo dell’esposizione: Antico Municipio (San Donato Val di Comino)
Periodo: 31 luglio/28 agosto 2005

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