La Val di Comino è una valle verde, ospitale va e operosa ricca di storia, tradizioni e sapori. La cultura di un popolo, oltre che nell’arte o nella letteratura, si esprime anche attraverso le pratiche alimentari. Come le altre arti, anche questa ha bisogno di essere stimolata, insegnata, diffusa e tramandata.
PRODOTTI E TRADIZIONE
I cominesi hanno hanno conservato molti usi e abitudini del passato: evidenti sono quelli legati alle tradizioni alimentari, trasmesse di generazione in generazione. La cucina della valle è fatta di ingredienti semplici e genuini, capaci di esaltare i sapori dei prodotti del territorio. Prodotti che si possono ritrovare, inalterati, nelle tante caratteristiche e accoglienti strutture ricettive presenti sul territorio.
L’ALIMENTAZIONE DI UN TEMPO
Nell’alimentazione di un tempo, il pane di grano era un lusso, si mangiava pane rosso mescolato con la segale insieme a fichi di stagione. La carne compariva di rado, ma non mancavano il vino, la polenta e , le verdure. Strappi alla regola avvenivano con le festività: a Natale si festeggiava a ciamm’llitt’ e cr’spell’; a Capodanno, tradizionali erano gl’ scìusc’ piccul’ (chicchi di granturco bolliti e conditi a insalata); alla Befana fichi secchi, noci, uova sode e castagne); a Carnevale la cic’r’cchiata (palline di pasta frolla coperte di miele) e le frappe; a Pasqua, a pigna, p’cc’llat’ (ciambellone di pane bianco con uova sode) e casc’llun’.
PIATTI TIPICI
Legumi, ortaggi e cereali sono alla base di molti altri primi particolari come la minestra con le verdure e i fagioli cannellini, che arricchiscono anche le sagne (o ‘gnuocch’), tagliolini senza uovo molto gustosi. Tra i primi, sono da non perdere le taccunell’ con le lenticchie, i fagioli con le cotiche, la polenta e la trippetta con uova e formaggio. Accanto a questi, la cipollata, il cip ciap (una zuppa di peperoni, patate, zucchine e pomodori) e gl’ ch’vat’, preparato con fave stufate.
DOLCI
Per i più golosi, torroni, torte ripiene con frutta o ricotta e dolci guarniti: una produzione di qualità, ottenuta dai ricettari ottocenteschi dei mastri pasticceri della Val di Comino.
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