Edificato in due tempi, nei secoli XVII e XVIII, sorge probabilmente sul luogo dove si trovava la torre ricordata dal Tauleri, nel 1702, nelle Memorie istoriche dell’antica città d’Atina. Tra i membri di casa Palombo, di indubbio valore fu Marcantonio, nato ad Atina intorno al 1570 e morto nel 1640. Dottore in Diritto Civile e Canonico, fu rettore della Confraternita di San Marco e sindaco della stessa città.
LA FORMA ARCHITETTONICA
Il palazzo ha una pianta poligonale irregolare, con l’ingresso che si apre in una rientranza della parete meridionale. La facciata su via della Torre, oltre al portale, ha un’apertura secondaria, servita da una scala esterna ad una rampa che conduce alla scala interna a due rampe. Al piano terra su via della posta vi sono cinque arcate. Le finestre hanno cornici mistilinee.
L’OPERA DI MARCANTONIO PALOMBO
Il forte legame di Marcantonio alla città lo portò, fin da giovane, a raccogliere documenti e materiale sulla storia cittadina. Nel 1609 le fonti storiche vennero raccolte in quattro volumi per consentire la stesura dell’Ecclesiae Atinatis Historia in tre libri, l’ultimo dei quali ebbe inizio nel 1637. Tra le fonti, gli studi di Pietro Diacono e l’opera dello zio Luigi Galeota, notaio e figlio di un ufficiale spagnolo.
VIA DOLABELLA
Ubicata alla destra del palazzo, la via ricorda il celebre luogotenente di Silla, secondo la tradizione nato ad Atina nel I secolo a.C. e artefice, assieme a Silla, alla disfatta di Mario a Sacriporto. Nell’81 a.C. Gneo Cornelio Dolabella venne eletto console.
INFO
• Dove: Atina (Fr)
• Indirizzo: Via Dolabella