Può la cultura cambiare il destino di una terra? Molto più di quanto si pensi. Immaginate una valle nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sotto Montecassino, una costellazione di paesini appoggiati sui monti, paesi di mille, tremila, cinquemila abitanti, con rocche, castelli, piazze medievali e vicoli e un orizzonte che si perde nel verde.

Il Festival anima i borghi della valle

Seguendo una trama scandita come nel Castello dei destini incrociati di Italo Calvino, il Festival delle Storie si presenta come un romanzo a cielo aperto e fa dialogare scrittori, poeti e grandi personaggi. La manifestazione è arricchita da reading, mostre, laboratori, spettacoli, passeggiate in bicicletta, incontri con autori e dibattiti. Tanti e interessanti i temi trattati.

Le origini della manifestazione

Il Festival delle Storie nasce nel 2009 dall’iniziativa del club “Antrasarta” come un’improvvisazione: è l’idea di un piccolo circolo culturale con un nome evocativo, un termine dialettale comune, in varie sfumature, a gran parte del Sud. Antrasarta significa “all’improvviso” ed è qualcosa che ti sorprende e che non ti aspetti. E’ l’incanto, l’epifania, la rivelazione di cui parlava Joyce. E’ l’improvvisazione che però nasce dal ventre di una terra e dalla sua cultura.