
Ogni artista presente nella mostra con uno o più lavori, ben esemplifica tali modalità che consentono di conoscere uno degli episodi innovativi dell’arte contemporanea e dei suoi sviluppi. Per la mostra, che resterà aperta fino al 19 agosto, è stato edito un catalogo che raccoglie un testo critico di Bruno Corà e le immagini delle opere presenti.
Tra le esperienze interdisciplinari dei linguaggi contemporanei, quelle relative al rapporto tra la musica contemporanea e le arti visive sono le più feconde e dagli esiti tanto imprevisti quando suscettibili di recare inedite espressioni al confine tra le due forme.
Dal secondo dopoguerra del XX secolo in poi, sviluppando le premesse delle avanguardie storiche del Futurismo e del Dadaismo, esponenti del gruppo Fluxus e di altri movimenti succedutisi negli anni Sessanta, quali Arte povera, Arte concettuale e Body Art, hanno contribuito a superare le normative che distinguevano l’esperienza musicale e quella delle arti plastico-visive per offrire sconfinamenti la cui qualità ha permesso nuove dinamiche di concezione e nuovi attributi dell’opera d’arte.
LA MOSTRA
• Edizione: VI
• Artisti: Bizhan Bassiri, Jean Boghossian, Giuseppe Chiari, Jannis Kounellis, Daniele Lombardi, Renato Ranaldi, Carlo Rea
• Curatore: Bruno Corà
• Coordinamento: Anna Cautilli
• Luogo dell’esposizione: Museo Archeologico (Atina)
• Periodo: 19 luglio/19 agosto 2015
MATERIALI DA CONSULTARE
• Locandina
• Servizio Tg3 e altre riprese (YouTube)
• Rassegna stampa
Torna alla pagina Arte contemporanea internazionale